
Amleto Magni
Nato a Roccabianca il 22 settembre 1924, morto nel febbraio 2005.
Deportato a Mauthausen
Intervista realizzata a Roccabianca il 21 giugno 2002 da Guido Pisi e Primo Giroldini, operatore Alessandro Mutti.
Magni era stato arruolato nell’esercito nel 1943, dove aveva prestato servizio per circa due anni, per poi schierarsi con un gruppo di partigiani in Liguria, sul finire del 1944. Nel corso di scontri con i nazifascisti, venne dapprima ferito e successivamente fatto prigioniero. Il 6 gennaio 1945 ebbe inizio il suo tormento di prigioniero: da Bolzano, dopo un viaggio in treno di tredici giorni in condizioni disumane, venne condotto nel lager austriaco di Mauthausen assieme a numerosi connazionali. Qui fu testimone di orrori indicibili e vittima egli stesso di patimenti estremi. Il 5 aprile 1945, le truppe alleate liberarono il campo, e Magni riuscì finalmente a fare ritorno a Roccabianca, dove giunse solo nel mese di luglio. Grazie alla sua forza d’animo e al carattere tenace, riuscì a riprendersi da quella prova di immenso dolore, e nell’immediato dopoguerra iniziò a lavorare come bracciante agricolo e successivamente come operaio.